Il consiglio dei ministri ha approvato il testo legislativo sul riordino delle carriere. Un riordino pasticciato cui l’amministrazione poteva chiedere di più per i suoi uomini nella trattative con le altre forze di polizia.
Adesso il cartello sciagura e iettatore (in foto) che non è nemmeno uscito con un comunicato sull’ultima riunione dovrebbe cambiare titolo da: “non finisce qui” a ” tutto qui!”.
Ribadiamo un concetto : ancora una volta non siete la soluzione ma il problema!!!
L’amministrazione ha comunque un ulteriore tre mesi di tempo per permettere qualche correttivo al testo.
Per noi trattasi più di una riparametrazione piuttosto che un riordino. Un piccolo contentino su una partita che andava giocata seriamente e non supinamente.
Un riordino che non permette avanzamenti di carriera se non addirittura dei passi indietro ampliando le qualifiche.
Una fase transitoria diluita nel tempo che di fatto non accontenta nessuno ma che in realtà rappresenta una normale procedura concorsuale , bandita annualmente, che permette l’avanzamento solo a chi è in procinto di andare in pensione dimenticandosi per quasi un decennio che cosa sia la meritocrazia in polizia poiché trattasi di concorsi per soli titoli.
A tanti colleghi rimarrà nel breve periodo che “ coordinare” un bel niente o se stessi.
Ai colleghi l’ardua sentenza!!!
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